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Questo sito tratta in maggior parte del Culto Tradizionale Romano.

Spesso si sente definire la Tradizione: “vecchio culto”, oppure “antica religione”,

il nome di questo spazio tende a sottolineare che il Culto degli Dèi, essendo Essi per definizione “Eterni, Impassibili e Immutabili” non può che essere tale.

Il Fuoco è quello interno in ognuno di noi, il Fuoco di Vesta, ma non solo quello fisico, il ponte cioè che permise a Roma di divenire un vero e proprio Santuario a cielo aperto, spento dal tiranno Teodosio nel 391, è soprattutto la nostra anima.

“Il Fuoco Eterno” si prefigge non solo di raccontare e divulgare la Tradizione dei Padri, ma anche la storia dei nostri Popoli e della nostra Nazione.


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lunedì 21 dicembre 2020

Dies Natalis Solis Invicti

Se i Saturnalia antichi terminavano il 23 dicembre in epoca imperiale si estesero de facto fino al 25 dicembre.

Nel 274 e.v. infatti, l'Imperatore Aureliano, figlio di una sacerdotessa del Sole, introdusse a Roma il culto di Sol Invictus, statalizzandolo e indossando egli stesso nelle cerimonie una corona a raggi, ed edificando un tempio sulle pendici del Quirinale con un nuovo corpo di sacerdoti, trasferiti a Roma da Emesa in Siria: i Pontifices Solis Invicti.

Astronomicamente il giorno del solstizio cade il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il Sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più flebile di luce e calore, per tornare vitale e vittorioso sulle tenebre, che lo attanagliano da mesi.

Il 25 dicembre, giorno che veniva celebrato nel culto del Dio come Dies Natalis Solis Invicti non solo si incastonò perfettamente all'interno del ciclo dei Saturnali, festività ampiamente apprezzate in Roma e in tutto l'Impero, e anzi li sugellò.

Il Sole Invitto che si manifesta, dopo 4 notti, custodito dalla Diva Angerona rappresenta l'ideale conclusione dei Saturnali. Dopo il disordine, la rottura dei tabù sociali, i divertimenti e i banchetti concessi dal regno di Saturnus si torna all'Ordine cosmico: le giornate tornano ad allungarsi, la Luce vince le tenebre e il Sole Fanciullo concede un nuovo inizio, la nuova Età Aurea e, nel nostro microcosmo, il nuovo anno denso di auspici.




Il Natale del Sole restò celebrazione ufficiale statale fino al 380, quando Teodosio l'Empio coadiuvato da Graziano soppresse (ufficialmente) qualsiasi culto non cristiano ortodosso niceno.

Ancora nel 460, il papa Leone I sconsolato scriveva:

«È così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei.»

Checchè se ne dica, oltre alla data del 336 e.v. in cui si sarebbe per la prima volta ufficializzato, curiosamente le prime testimonianze della celebrazione del Natale cristiano le abbiamo proprio dai sermoni di Gregorio di Nissa, risalenti al 380. e.v.

I cristiani infatti anticamente non festeggiavano questa data, anzi non festeggiavano proprio la natività. Gli gnostici e anche i primi cristiani celebravano l' Epifania facendola coincidere anche col battesimo nel Giordano e l'anniversario del miracolo di Cana prediligendo quindi come grande festività il 6 gennaio. 

Il Natale di Cristo festeggiato il 25 dicembre fu una scelta successiva, del V secolo e dettata dal fatto che i Gentili festeggiavano la ri-nascita del Sole Invitto come testimoniato da Jacob Bar-Salibi, un vescovo siriano del XII secolo: "La ragione per cui i padri della chiesa spostarono la celebrazione dell'Epifania dal 6 gennaio al 25 dicembre fu questa, dicono: era consuetudine dei pagani festeggiare proprio il 25 dicembre il compleanno del Sole, e accendevano luci per esaltare il giorno, invitando e ammettendo i cristiani a questi riti. Quando, quindi, i maestri della chiesa videro che i cristiani propendevano per questa consuetudine, escogitarono una strategia, fissando la celebrazione del vero Sorgere del Sole in questo giorno, e ordinarono che l'Epifania fosse festeggiata il 6 gennaio; e questa prassi è stata mantenuta fino ai giorni nostri insieme all'accensione delle luci."

Gianluca Vannucci







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