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Questo sito tratta in maggior parte del Culto Tradizionale Romano.

Spesso si sente definire la Tradizione: “vecchio culto”, oppure “antica religione”,

il nome di questo spazio tende a sottolineare che il Culto degli Dèi, essendo Essi per definizione “Eterni, Impassibili e Immutabili” non può che essere tale.

Il Fuoco è quello interno in ognuno di noi, il Fuoco di Vesta, ma non solo quello fisico, il ponte cioè che permise a Roma di divenire un vero e proprio Santuario a cielo aperto, spento dal tiranno Teodosio nel 391, è soprattutto la nostra anima.

“Il Fuoco Eterno” si prefigge non solo di raccontare e divulgare la Tradizione dei Padri, ma anche la storia dei nostri Popoli e della nostra Nazione.


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venerdì 10 aprile 2020

Fordicidia

Considerate tra le festività più antiche, i Fordicidia si celebravano ogni 15 aprile in Roma.



Era una festa agraria, dedicata alla fecondità animale e vegetale.
Ci troviamo nel momento più vitale dell'anno, la primavera ormai ha preso piede e la vita animale e vegetale sta esplodendo.

Negli edifici delle 30 curie, sul Campidoglio e nelle campagne si sacrificava "forda bove", una mucca gravida.
In conformazione alle regole rituali secondo le quali a una Divinità vanno offerte vittime simili, per ciò nel momento in cui Tellus Mater è gravida le viene offerta una vittima, gravida anch'essa.
Dopo il sacrificio gli embrioni erano estratti dalla vittima dalla Vestalis Maxima e bruciati.
Le ceneri venivano poi conservate nell'aedes Vestae e utilizzate successivamente per le feste di purificazione pastorale dei Palilia, il 21 aprile.
Questo perchè l'embrione di vitello non è adatto come vittima sacrificale in quanto non ancora animale completo, non sano, ma che comunque essendo puro può servire ad altre azioni benefiche, purificatorie.


L'istituzione dei Fordicidia, come tramandatoci da Ovidio, è da farsi risalire all'epoca di Numa Pompilio.
A causa infatti di una tremenda carestia il Rex fu costretto a cercar consiglio nel bosco di Faunus.
Il Dio gli apparve in sogno, vaticinandogli:
"Oh Re, devi placare Tellus con la morte di due mucche, ma sacrificandone una sola pur fornendo due vite". Con l'aiuto di Egeria, Numa giunse a capo dell'enigma e offrì una vacca gravida. Campi e animali tornarono fecondi.


Rilievo raffigurante al centro la Dea Tellus, Ara Pacis


La fase di Luna calante di Aprile è caratterizzata da una serie collegata di festività agricole.
I Fordicidia aprono queste ricorrenze, seguiti dai Cerealia il 19 in onore della Triade Aventina corrispondente a Keres, Liber et Libera; i Palilia il 21, ovvero festa di lustrazione e fecondità pastorale, successivamente coincisa col Natale di Roma; i Vinalia priora il 23 nei quali si liba il vino novello a Iuppiter e Venus e infine i Robigalia il 25 aprile al fine di scongiurare la ruggine del grano e placare Robigus.

Delle Fordicidia non abbiamo più notizie sul fatto che fosse praticata già dal 354 e.v., probabilmente a causa di un editto dell'imperatore cristiano Costanzo II, emanato nel 341 che vietava sacrifici animali, soppresso successivamente da Magnenzio nel 350 e probabilmente rientrato in vigore nel 353 appena Costanzo riacquisì potere.

Lo stesso giorno, sempre alle Idi di Aprile si celebra anche l'anniversario della dedica del tempio a Iuppiter Victor del 295 a.e.v. . 


Gianluca Vannucci





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