domenica 23 luglio 2023

La Canicola, Anubis e San Cristoforo

La Canicola è il periodo di caldo più intenso dell'anno, il nome viene dal termine latino canicula ossia "piccolo cane". Questo perchè l'inizio della canicula corrisponde alla levata della stella Sirio, la più luminosa e l'associazione al cane viene dall'Egitto, in quanto stella legata a Iside, cane di Iside e guardia vigile delle inondazioni del Nilo.

Il periodo propriamente detto della canicola inizia il 24 luglio e dura circa un mese, fino al 26 agosto.


Nel Medio Evo cominciava il 25 Luglio, giorno della festa di San Cristoforo.

Era questo un santo molto particolare, il cui culto cristiano si divide in 3 fasi.

Vi sono infatti diverse versioni del racconto, una orientale, una occidentale, una "moderna" di Jacopo da Varazze commissionata dalla chiesa nel XIII secolo e una russa-ortodossa.

La storia che circola in Occidente, ed è quella divenuta popolarmente più nota è la seguente:

Reprobus era un cananeo di ampia statura, un gigante cinocefalo che viveva in un bosco poco lontano da un fiume e serviva il re locale (dipende dalla versione, sono molteplici), notò però che il re pregava e si faceva il segno della croce, chiedendo spiegazioni il re gli confessò che temeva il diavolo quando lo sentiva nominare.

Deciso a servire un padrone più potente si mise alla ricerca del diavolo, che trovò ma dopo del tempo che los erviva notò che cambiava strada all'improvviso alla vista di una croce, allora chiese spiegazioni al diavolo che gli disse che temeva Gesù Cristo.

"Quindi questo Cristo è più forte di te, cercherò lui" disse, e andò in giro a chiedere dove lo potesse trovare finché un eremita gli disse che Cristo si cela tra i poveri e indicandogli un fiume poco lontano gli disse che data la sua stazza avrebbe potuto servirlo aiutando la gente a passare quel pericoloso rio.

Soddisfatto Reprobus accettò e costruitosi una capanna sulle sponde aiutava i viandanti a passare accontentandosi di una benedizione come ricompensa.

Un giorno un bambino lo chiamò "presto aiutami ad attraversare il fiume" allora Reprobus dolcemente se lo caricò sulle spalle ma in acqua sentiva il peso del bambino aumentare sempre più fino a che rischiava di affogare. Con molta fatica giunse alla riva opposta, allora il bambino si rivelò come Cristo diretto agli Inferi dicendogli che aveva portato il peso dei peccati dell'umanità.

Reprobus si convertì e cambiò il nome in Christophoros, "portatore di Cristo" appunto.


icona bizantina di san Cristoforo Cinocefalo, Museo Bizantino e Cristiano, Atene

A questo punto appare chiaro come si tratti della maschera di una Divinità ovvero Anubis, Dio egizio che è anche psicopompo, resa in santo cristiano per adattarsi all'epoca di teocrazia e continuare ad onorarlo. 

Il culto di Anubis infatti si era notevolmente diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo durante l'epoca imperiale.

Anubis, mosaico di una domus di Rimini, II secolo e.c.

Si venerava poi in epoca tardo-antica una particolare forma ellenistica del Dio: Hermanubi, fusione di Hermes e Anubis in cui potete notare le palesi somiglianze con Cristoforo.

Hermanubi

Inoltre il particolare oggetto che Cristoforo tiene in mano non è certamente una classica croce latina ma sembra ricordare una chiave del cosmo, davvero simile a quella di Reitia.


San Cristoforo divenne così il protettore dei viandanti e dei pellegrini durante il Medio Evo, ed era molto venerato a livello soprattutto popolare tanto che addirittura in epoca moderna i cristiani tenevano una sua effige in auto.

C'è poi una versione russa che si discosta abbastanza, infatti secondo Dimitri di Rostov, in origine sarebbe stato davvero un Cinocefalo di nome Reprev che si era recato in Nord Africa per pregare Dio di riconoscergli il dono della parola. Concessoglielo la bestia si convertì e cominciò a servire i cristiani della zona.

Ma per il geloso Geova e la sua chiesa era una concessione troppo grande ad una Divinità e ben presto la versione cambiò, Cristoforo, spesso raffigurato nelle chiese (soprattutto ortodosse o orientali) come un cinocefalo in occidente divenne un semplice uomo di alta statura, spesso nella versione veniva omesso il particolare della cinocefalia e venne aggiunto che era un soldato romano convertitosi e martirizzato in modo truculento sotto il regno del principe e Decio insieme a due donne. Venne ideata insomma la classica agiografia dei martiri.

La fase successiva e definitiva poi fu, riconosciutolo ovviamente falso e mai esistito storicamente, quella di toglierlo dal calendario con la riforma del 1969, infatti oggi non è più riconosciuto dalla Chiesa Cattolica e la storia in particolare quella del cinocefalo è giudicata eretica o fantastica.

la versione "ripulita", non cinocefala

Gianluca Vannucci

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