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Questo sito tratta in maggior parte del Culto Tradizionale Romano.

Spesso si sente definire la Tradizione: “vecchio culto”, oppure “antica religione”,

il nome di questo spazio tende a sottolineare che il Culto degli Dèi, essendo Essi per definizione “Eterni, Impassibili e Immutabili” non può che essere tale.

Il Fuoco è quello interno in ognuno di noi, il Fuoco di Vesta, ma non solo quello fisico, il ponte cioè che permise a Roma di divenire un vero e proprio Santuario a cielo aperto, spento dal tiranno Teodosio nel 391, è soprattutto la nostra anima.

“Il Fuoco Eterno” si prefigge non solo di raccontare e divulgare la Tradizione dei Padri, ma anche la storia dei nostri Popoli e della nostra Nazione.


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sabato 4 dicembre 2021

December


December, deve il suo nome al fatto di essere il decimo mese da Martius. Si pone quindi simbolicamente, liturgicamente e alchemicamente a chiusura dell'Anno, ovvero quel Microcosmo che ripropone, in forma appunto microcosmica, le Età del Cosmo.

Il Kalendarium aveva infatti questa funzione: non era mero strumento di misurazione del tempo ma una trasposizione del ciclo delle ere umane ed anche una simbiosi con la Natura e i Suoi ritmi, in quest'epoca barbara completamente alienati dalla società capitalistica, e quindi atea.

I ritmi naturali influiscono sul microcosmo che è l'Uomo. Nel periodo caotico, dell'agonia del Sole, quando cioè è più debole,  dall'equinozio autunnale e per tutto l'inverno ci sentiamo infatti più "scarichi" psichicamente per essere più vigorosi quando l'Astro è all'apice del Suo fulgore. 

Dicembre quindi rappresenta questa cesura, ed è legato al Solstizio invernale e sacro a Saturnus: Dio italico, dell'agricoltura, della semina, dei cicli temporali e Sovrano dell'Età dell'Oro mitica, prima della Legge di Iuppiter. Nella mitostoria romana infatti Saturnus, in fuga da Iuppiter fu accolto da Ianus, il primo Re del Latium, dove insegnò agli uomini l'agricoltura e si nascose sotto i monti all'arrivo di Giove.


È un mese molto legato quindi alla settimana sacra dei Saturnalia (rimando all'articolo per approfondire ulteriormente) in cui Saturno torna brevemente a regnare per dare inizio ad una nuova età dell'oro.

Nel dettaglio, quindi, nel calendario romano dicembre si apriva alle Kalendae con la celebrazione di Nettuno, sovrano delle acque in particolar modo dolci, dei pozzi e quindi anche del nostro insconscio, della parte più vitale dell'anima e della Dea Pietas, il sentimento religioso di devozione agli Dèi, alla Patria e alla Familia, grazie al quale Enea, nostro Sol Indiges (festeggiato l'11 dicembre) fuggendo dalla Madrepatria Ilio, seguendo la Stella di Venere raggiunse la Patria Hesperia-Italia dei Penati, dando inizio alla stirpe Romulea e quindi al sogno di Roma.


Ma dicembre è anche un mese caotico, per questo motivo nelle campagne si celebravano intorno alle Nonae del mese le Faunalia Rustica (rimando all'articolo per approfondimenti) in onore di Faunus, patrono degli animali e dei pastori, affinché fosse propizio e difendesse dai lupi gli armenti e al fine di  stornire il caos anti umano tipico del periodo e di Silvanus, Dio delle selve e di tutto ciò che è al di fuori dell'ordine umano quindi potenzialmente caotico e ostile.

Nello stesso periodo, le Matrone romane celebravano presso la dimora del Pontefice Massimo o di un magistrato, dei riti misterici in onore di Bona Dea, paredra di Faunus, cui solo le donne era possibile assistere o partecipare attivamente, tant'è che anche dipinti maschili venivano coperti e animali maschi erano fatti uscire.

Alle Idi poi erano onorate Tellus e Keres mentre il 15 era la festività dei Consualia, in onore di Consus, Il Dio che "conde", cioè conserva i semi sotterra, ma anche Dio dei consigli e del Mundus, la santa fossa scavata da Romolo secondo etrusco ritu, alla fondazione della Città (e infatti si usa il termine "Ab Urbe Condita" per indicare una data dalla fondazione di Roma).


Le festività di Consus erano sempre collegate a quelle di Ops (nel caso delle Consualia del 21 agosto, 4 giorni dopo avveniva Opiconsivia il 25) Sua antica paredra celebrata all'interno della settimana sacra dei Saturnalia il 19 dicembre.

Il mese prosegue poi coi Saturnalia dal 17 al 23, più volte accennati, e sublima il 25 col Natale del Sole, che sconfigge le tenebre dopo il Solstizio e rinasce effettivamente per riprendere lentamente il cammino luminoso annuale.


Gianluca Vannucci

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