Il 9 febbraio si festeggia Sant'Apollonia, invocata nella cultura popolare contro i mal di denti con varie formule.
Si riteneva infatti che le carie fossero causate da un verme parassita che consumava dall'interno i denti.
La santa, raffigurata con una tenaglia per estirpare denti, è archetipo della cosiddetta fatina dei denti e si riteneva perfino si muovesse su un carro fatto di denti. I bambini nascondevano il dente da latte caduto e ricevevano doni e monete il giorno successivo al risveglio, come in una qualsiasi offerta rituale, con tanto di preghiera:
"Santa Apollonia
con due gloria
i denti ti conserverà
fino al mondo di là"
Partendo dal nome, letteralmente "di Apollo" Apollonia oltre a evidenti legami col mese luminoso di febbraio (e purificatorio quindi anche da mali tra i quali quelli dei denti) e la luce che aumenta sempre di più ha anche a mio avviso notevoli legami coi Dii Minuti romani, cito ad esempio Aescolanus e Argentinus, portatori di monetine rispettivamente di rame e d'argento nelle case a chi li invocasse. Dii Minuti che tranquillamente possono essere confluiti in folletti successivamente nel folklore.
Tornando ad Apollonia vi sono diversi incantamenti pronunciati per guarire dal mal di denti o dalla carie, e in uno di questi in cui è chiamata "Apollina" è secondo la tradizione popolare il Cristo solare ad averglielo concesso.
In questo racconto Apollonia (chiamata Apollina con una delle molte varianti del suo nome) incontra Cristo che le chiede cos'abbia e, alla sua risposta che ha mal di denti, le rivela le parole da pronunciare per guarire,Il segno + indica un segno di croce da farsi sulla parte malata mentre le parole si pronunciano soffiandovi sopra - e ricordiamo che il segno di croce era magico già prima del cristianesimo, rifacendosi ad una simbologia solare e quindi volta al positivo. Il verme cui ci si riferisce è quello che si credeva fosse la causa delle carie ed altre affezioni dentarie, un demone che similmente al batterio appunto scava gallerie in bocca e che può essere estratto con vari stratagemmi.
"Apollina +
sulla mia parola
o male devia +
se è goccia di sangue seccherà +
se è verme morrà"
La radice del nomen, l'affinità con la luce e il suo ambito preposto, sebbene specifico alla cura dentale, alla guarigione, fanno si che Sant'Apollonia non sia altro che un Daemon della schiera apollinea.
Gianluca Vannucci