Erano antichissimo collegio sacerdotale romano fondato da Numa Pompilio.
Loro compito era scandire il passaggio da tempo militare a civile (ottobre) e viceversa (marzo).
Risiedevano nella Curia Saliorum distinti in due collegi:
- Salii Palatini: i primi istituiti da Numa, 12 giovani di bell'aspetto che custodivano i 12 Sacri Ancilia (vedere articolo su Martius) ed erano consacrati a Marte;
- Salii Quirinales: istituiti da Tullo Ostilio e 12, consacrati a Quirino.
Tutti vestivano una tunica bordata di rosso, cintura in bronzo con spada, pettorina in bronzo e mantello. Ma soprattutto il copricapo Apex, lo stesso dei Flamini.
Nell'antico calendario romuleo l'inizio dell'anno era in Marzo, in quanto il clima primaverile consentiva le attività agricole e militari, e da qui fino a Ottobre (sempre sacro a Marte) era la parte produttiva e ordinata dell'Anno.
Per il cittadino romano erano di fondamentale importanza questi periodi di passaggio in quanto con il mese di Martius esso diveniva un miles e sotto tutela di Mars mentre in October tornava cives per dedicarsi alle più pacifiche attività commerciali e cittadine, sotto la tutela di Quirinus.
Compito dei Salii era quindi scandire questi determinanti passaggi.
In marzo i Palatini portavano in processione i 12 scudi e le 12 lance di Marte intonando gli axamenta, canti in latino antico che invocavano la protezione degli Dèi sull'Urbe, fermandosi dinanzi ai templi e agli altari per eseguire la danza del Tripudio.
La loro funzione religiosa era arcaicamente magica e di esempio per ogni guerriero romano.
Presiedevano poi agli Equirria, corse di cavalli e festività voluta da Romolo per purificare i cavalli da guerra in vista della stagione bellica, e al Tubilustrum il 23 Marzo, dove purificavano le trombe da guerra chiudendo l'inaugurazione della stagione.
In ottobre chiudevano la stagione militare con tre feste di purificazione: Tigillum Sororium, Armilustrum per la purificazione delle armi utilizzate in battaglia e October equus.
A ricoprire questa carica fu anche Publio Cornelio Scipione, il più grande condottiero della storia a mio modesto parere.
Gianluca Vannucci
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