Ogni 17 Marzo in Roma e Italia veniva celebrata una festa agreste in onore di Liber Pater, il Dio che presiede alla crescita, la germinazione e alla pigiatura delle uve. Infatti Liber è collegato anche ai succhi, da quello d'uva che poi diventerà mosto (il vino vero e proprio è sempre sacro a Iuppiter), al miele, alla linfa vitale delle piante ma anche al sangue e alla crescita dell'uomo oltre che della vegetazione. Veniva quindi identificato anche col seme maschile.
Originariamente si propiziavano i campi con un carretto con sopra un fallo, stimolandone la fertilità, si banchettava scherzosamente e si offrivano a Liber i liba, delle focacce con miele.
Similmente alle Grandi Dionisia greche e alle attuali celebrazioni primaverili in Giappone.
Liber era molto venerato fra i villaggi laziali (in Lanuvio in primis), in Sabina (Loebasios), dove era parte della Triade con Ceres e Libera,(la stessa del futuro tempio romano sull'Aventino) e in Umbria.
Rapidamente il Suo culto si diffuse anche nelle città e a Roma, identificandosi con Dioniso, assumendo un significato anche comunitario e personale.
Il 17 marzo i giovani, secondo il volere del pater familias dai 14 ai 19 anni, potevano diventare adulti e LIBERi cittadini acquisendo il nome completo e la capacità di generare (gli organi sessuali sono fortemente connessi alla maturità), oltre che di entrare nell'esercito. Si indossava per la prima volta la toga virile e ci si radeva la prima barba.
I ragazzi così, deponevano in offerta ai Lares e ad Hercules la toga praetexta, indossata fino a quel momento e la bulla, amuleto italico che portavano i bambini.
bulla romana |
Le ragazze facevano altrettanto, offrendo ai Lares, e Venus le bambole con le quali avevano giocato durante l'infanzia.
Dopo aver quindi acquisito doveri e diritti di cives i ragazzi, accompagnati dal pater familia, si dirigevano a compiere un'offerta a Liber e Libera sul Campidoglio.
Rappresentati anche come organi sessuali maschili e femminili.
Rappresentati anche come organi sessuali maschili e femminili.
Oltre che la crescita personale e la maturità corporea cresceva quindi anche il corpus civico e la comunità. Liber è il Dio preposto alla crescita, sia essa vegetale, personale o nazionale e alla propagazione della stirpe. Durante i Liberalia si passava da iuvenes a liber infatti. E si acquisiva, oltre ai diritti e doveri di un cives, anche la possibilità di consumare vino e quindi di celebrare riti sacri.
In Marzo si compiva anche, in epoca arcaica, il sacro rito del Ver Sacrum, attraverso il quale grazie alla guida di Marte venne abitata l'intera Italia.
Alla luce di questo, non sono solito credere al caso, non è una sorpresa che questa data (17 marzo) sia anche la ricorrenza dell'Unità moderna (1861) della nostra Nazione, resa possibile da uomini straordinari che si ispiravano ai nostri Patres, che ha coinciso con una nuova Primavera per la nostra Patria e stirpe.
Con l'auspicio di questi evidenti segni... che le avversità che ora minacciano il nostro Tricolore non possano vincere.
ROMA RENOVATA RESURGAT!
ROMA RENOVATA RESURGAT!
Gianluca Vannucci
Molto interessante e completo, bravo.
RispondiEliminaTu riesci sempre ad interessare e a coinvolgere il lettore, anche se gli argomenti trattati andrebbero maggiormente diffusi su larga scala, visto l'impegno profuso da parte tua, sempre attento e vigile nel descrivere,meriti veramente tanto,complimenti!!!!!!
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